intruso / in'truzo / s. m. [part. pass. di intrudere] (f. -a). - [che si è introdotto dove non dovrebbe essere: cacciare gli i.] ≈ infiltrato. ‖ estraneo, sconosciuto. ↔ ‖ invitato. [⍈ ESTRANEO]
intruṡo s. m. (f. -a) [part. pass. di intrudere]. – che si è introdotto o si trova in luogo dove non dovrebbe essere, cui è estraneo, o che gode di un beneficio cui non ha diritto. Nel diritto canonico, era denominato i. chi s’impadroniva del beneficio ecclesiastico senza la provvisione canonica.
intruṡióne s. f. [der. di intrudere]. – 1. L’intrudere o l’intrudersi; introduzione, inserzione forzata, indebita, irregolare o furtiva, di chi senza diritto, senza merito o comunque non invitato o non gradito entri a far parte di un ambiente, di un gruppo di persone, s’inserisca in un’attività, e simili. 2. a. Con riferimento a cose materiali, penetrazione, infiltrazione di un corpo in una massa, e il corpo stesso che vi è penetrato. In particolare, con senso concreto, il termine è usato in petrografia per indicare masse magmatiche che si infiltrano nelle rocce sovrastanti, o anche, meno propriamente, rocce sedimentarie plastiche, deformate nella loro giacitura originaria in seguito a corrugamenti o ad altre cause tettoniche, che emergono tra formazioni più rigide di età più recente. b. Di cose astratte, interpolazione arbitraria, inserimento indebito.
intrusione / intru'zjone / s. f. [der. di intrudere]. - 1. a. [di persona, il penetrare in modo forzato o indebito in un luogo, anche con la prep. in: i. di un ladro in casa] ≈ infiltrazione, (non com.) intrufolamento. ‖ (non com.) introduzione, penetrazione. ↔ uscita (da). b. (estens.) [intervento per lo più indebito o molesto] ≈ [→ INTROMISSIONE (2)]. 2. (geol.) a. [il penetrare in una massa] ≈ infiltrazione, penetrazione. b. [massa magmatica che si infiltra nelle rocce sovrastanti] ↔ estrusione.
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A volte diciamo: “è la natura!”, per dire che esistono forme di realtà rispetto alle quali la nostra volontà, la ragione, le norme sociali e i processi culturali non sono dominanti, né determinanti; forme di realtà che non rispondono alla logica del senso umano, di cui sono dotati il pensiero e la società. In natura, si presume vengano a prodursi accadimenti, che si autodeterminano biologicamente o attraverso processi chimico-fisici, che rispondono all’identità della vita, che è garante soltanto della distinzione dalla morte.
Nonostante ciò, nell’ordine delle cose che si sono venute a determinare in questo nostro mondo, si pensa di poter controllare e determinare tutto, compresa la cosiddetta “natura”, quando invece, a volte, s’intromettono, s’infiltrano, s’intrufolano, s’introducono, penetrano, si creano ingerenze, interferenze, intrusioni, invadenze, inframmettenze che contravvengono o si contrappongono a questo nostro ordine. Ecco perché sono portato a credere che “in natura” esistano delle forze, che determinano in modo autonomo accadimenti non scelti, non decisi e, spesso, anche non desiderati dai sistemi dotati di senso; delle realtà che si vengono a determinare a prescindere da una volontà, da delle scelte, e che rispondono soltanto a delle forze di autodeterminazione che si orientano alla vita, a cui sono convinto si debba prestare attenzione, attribuendo loro anche un valore di senso.
Io, ho inteso farlo attraverso la comunicazione artistica, portando all’attenzione del visuale un mio punto di vista “estetico”.
Marco Vincenzi
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english version
intrude /ɪnˈtruːd/ verb. Also (earlier) †en.
[ORIGIN: Latin intrudere, from in- in- + trudere to thrust.]
1. verb intrans. & refl.
‣†a Usurp an office, a right, etc., without legitimate title or claim. Also foll. by on, upon. Cf.
intrusion.
‣b Enter forcibly or encroach, without consent, invitation, or welcome. Foll. by into, †in (a place, company, etc.), on, upon (a person or group, a person's privacy, etc.).
2. verb trans. Introduce (a thing) forcibly or without consent (foll. by between, into, †in). Also, force (something unwelcome) on or upon a person.
3. verb trans.
‣†a Enter forcibly. rare.
‣b Geology. Be forced or thrust into.
Derivatives:
■ intruder noun (a) a person who or thing which intrudes; (b) spec. a housebreaker, a trespasser:
■ intrudingly adverb in an intruding manner
intrude / verb 1 the press believe they have the right to intrude on people’s privacy encroach, impinge, trespass, infringe, obtrude, thrust oneself in; invade, violate; interfere with, disturb, disrupt; informal horn in, muscle in; archaic entrench.
OPPOSITE withdraw.
2 he intruded his own personality into his work force, push, introduce, obtrude, impose, thrust.
OPPOSITE remove.
intrusion /ɪnˈtruːʒ(ə)n / noun. lme.
[ORIGIN: Old French & mod. French, or medieval Latin intrusio(n-), from Latin intrus- pa. ppl stem of intrudere: see intrude, -ion.]
1. Orig., invasion; usurpation. Now, the action or an act of usurping a vacant estate or office without legitimate title or claim; spec. (Law) the entry of a stranger after the determination of a particular estate of freehold (as a life tenancy) before the remainder man or reversioner; also, a trespass on the lands of the crown.
‣b The settlement of a minister of the Church of Scotland without the consent of the congregation.
2. The action or an act of entering forcibly or without invitation or welcome, or of introducing something inappropriately; uninvited or unwelcome entrance or appearance; encroachment on a person's property or rights.
3. The action or an act of introducing or forcing a thing in; the fact of being so introduced. Also, something thrust in, a forcible or unwelcome addition.
‣b spec. in Geology. The influx of (molten) rock into fissures or between strata; a portion of intruded rock.
intrusion / noun she didn’t want his constant intrusion into her life encroachment on, trespass on, obtrusion into; invasion of, incursion into, violation of, interruption of, intervention in, interference with, disturbance of, disruption of, infringement of, impingement on.
OPPOSITE withdrawal.
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We sometimes say “that’s nature” when what we really mean is that there are certain types of reality where our will-power, reasoning, social standards and social trends are neither effective nor decisive; types of reality which do not correspond to common sense which forms the basis for thought and society. We presume that in nature events occur due to self-determined behaviour or through physical and chemical reactions which are part of life itself. Behaviour and reactions which occur ensuring the distinction between life and death.
Despite this, in the natural order of things, which have come to define our world, we believe it’s possible to control and determine everything, including so-called ‘nature’. We soon realize, however, that our interfering, infiltration, intruding, sneaking in, interrupting and penetrating has created interjection, interference, intrusion, interruption and meddling, therefore contrasting with our order or infringing it. For this reason I have come to believe that ‘in nature’ there exist forces which autonomously determine those events which we have neither chosen, nor decided and which our logical reasoning often does not desire. I believe there are realities which determine these events regardless of our wishes and independently of our choices, realities which are simply responding to self-determined forces found in life. This allows those realities to acquire a sense of value both in the social system and in mental processing.
I personally intend to do this through artistic communication, by creating an ’aesthetic form’ visually rendering my point of view.
Marco Vincenzi (translation: Sharon Salici & Sara Barbieri)