Per un giorno Turista a San Marino
San Marino, 19 Agosto e 2 Settembre 2007
Azione performativa che tematizza la forma di turismo “mordi e fuggi” di chi visita la città di San Marino.
I turisti che vengono a San Marino arrivano sul Titano in auto, oppure in autobus, e consumano la loro visita di questo luogo percorrendo un tragitto che attraversa il centro storico, fino alle torri che lo sovrastano.
Un percorso stereotipato, uguale per tutti, che offre una visione generica e superficiale della città; le sue strutture architettoniche “medievali”, gli edifici istituzionali e storici, il paesaggio circostante, ma senza alcuna interazione con chi vive questo luogo. Durante il tragitto, i visitatori hanno la possibilità di acquistare banali “souvenirs” nei negozi, tutti molto simili fra loro, che tappezzano il percorso e di mangiare un pasto frugale, portato da casa o acquistato in un bar; solo in pochi si fermano a ristorante o in trattoria.
Come in tutti i luoghi turistici, i visitatori non perdono l’occasione di farsi e fare delle foto ricordo, perlopiù con amici o parenti, con cui sono in compagnia. Fotografie tutte uguali, scattate sempre negli stessi luoghi, dove tutti si fotografano e anche con le medesime pose, tanto che, queste fotografie di singoli individui, coppie o gruppi, assumono una forma del tutto spersonalizzata, priva del carattere identitario di chi risulta ritratto. Alla fine, sono immagini così contingenti e scontate da non testimoniare praticamente alcuna intenzione: “si fanno perché tutti le fanno”. O meglio, la loro intenzionalità viene cancellata dall’anonimato nel quale regrediscono dopo che quel momento è svanito dalla memoria.
L’azione performativa e le fotografie raccolte in questa serie riflettono proprio su quest'aspetto della visita turistica a San Marino e del farsi fotografie ricordo; un modo di fare ripetitivo e scontato, che registra apparentemente per la memoria un accadimento, che nel migliore dei casi diventa valido solo per un album di famiglia, una cornicetta da appoggiare sul mobile in salotto oppure, negli ultimi anni, un file da mantenere nella galleria del telefono o da inviare ai propri conoscenti, magari tramite un social network.
Nella pratica, ho chiesto ad alcuni turisti di poter essere fotografato, mettendomi nel gruppo di amici o dei parenti, al loro posto. Insieme al compagno o alla compegna, con i loro figli o con il cane con cui hanno fatto visita a San Marino. Ecco perché la mia immagine si ripete in tutte le fotografie, che nel loro insieme mostrano il senso dell’operazione, ma che se viste singolarmente lo nascondono. Un normale gesto, quello di fare la foto ricordo, che in questo caso intende mostrare altro da ciò che appare. Una sequenza che accumula immagini che possono essere valutate solo a livello della loro serialità. Una riflessione sulla perdita dell’aura, che queste fotografie avrebbero dovuto assumere.
A completare l’opera, un video promozionale su San Marino che guida il percorso dei turisti e registra con delle videoriprese l’intera operazione.
Marco Vincenzi